22 giugno 2024


Finalmente una giornata di sole!  

Oggi la mia tenda è rimasta piantata sull’erba del campeggio di Moskenes mentre mi dedicavo a conoscere meglio il luogo in cui mi trovo.  

Al mattino mi sono recato di nuovo a Sørvågen. Lì ho visto il Museo Norvegese delle Telecomunicazioni, dove, nel 1906, è stata installata la prima linea radiotelegrafica del Nord Europa, la seconda del mondo (la prima in Italia nel 1899). La storia è interessante. Da queste parti per poter pescare con efficienza e senza inutili pericoli è necessario avere informazioni tempestive sul meteo. Alcune zone delle Lofoten da qualche decennio erano coperte dalla linea telegrafica tradizionale ma le zone più remote rimanevano senza servizio. Era impossibile far passare i cavi tra le montagne e sul fondale marino per riuscire a collegare le isole più piccole. Occorreva una nuova idea. Ed ecco che si pensò di attivare una linea radio tra Sørvågen e l’isola di Røst. Furono innalzate le antenne e iniziarono le prove. La leggenda narra di un uomo che, per confermare l’avvenuta ricezione del segnale, percorse a remi i 60 km che separano Røst da qui. Incredibile!   

A Sørvågen mi sono fermato a visitare anche il villaggio di pescatori con le caratteristiche abitazioni rosse: le “rorbu”. Nel porticciolo tutto lasciava intendere di una pesca appena conclusa: le reti stese, i contenitori di plastica puliti ma ancora bagnati… Nel capannone per l’essicazione si vedeva (ma soprattutto si annusava) una gran quantità di merluzzo che diventava stoccafisso.   

Di ritorno mi sono fermato al molo per chiedere informazioni sul traghetto di domani. Posso anticipare la partenza per Bodø dalle 18.00 alle 11.00!  

Nel campeggio il pomeriggio di sole è stato dedicato al bucato. Dopo giorni di pioggia c’era chi lavava le lenzuola del camper, chi tutto il contenuto delle borse e degli zaini, chi stendeva il sacco a pelo bagnato…io ho lavato mutande, calze e maglietta e ho messo ad asciugare le scarpe sotto il sole caldo.  

È stato bello vedere il blu del cielo terso che si rifletteva nel mare! Lo sguardo correva lontano. Si vedevano chiari i profili delle isole che nei giorni scorsi ho attraversato. Oltre l’orizzonte, dove sparivano i traghetti, la terraferma norvegese mi attendeva.